lunedì 1 settembre 2014

Recensione di "Teorema Catherine" - John Green

Cari visitatori della Tana,
chi di voi mi segue da un po' sa che era da tempo che mi riproponevo di leggere un altro romanzo di John Green, dopo Colpa delle stelle.
Nella mia TBR estiva c'era Cercando Alaska, ma per un motivo o per un altro e credetemi, non so spiegarmi come, mi sono ritrovata a leggere Teorema Catherine.



Teorema Catherine è uscito nel giugno di quest'anno per Rizzoli. Il libro conta 338 pagine ed il prezzo è di € 14,00 per l'edizione con copertina flessibile.

TRAMA
Da quando ha l'età per essere attratto da una ragazza, Colin, ex bambino prodigio, forse genio matematico forse no, fissato con gli anagrammi, è uscito con diciannove Catherine. E tutte l'hanno piantato. Così decide di inventare un teorema che preveda l'esito di qualunque relazione amorosa. E gli eviti, se possibile, di farsi spezzare il cuore un'altra volta. Tutto questo nel corso di un'estate gloriosa, passata con l'amico Hassan, a scoprire posti nuovi, persone bizzarre di tutte le età, ragazze speciali che hanno il gran pregio di non chiamarsi Catherine.




LA MIA OPINIONE

Quando penso a John Green penso sempre alle montagne di lacrime che mi ha fatto versare con Colpa delle stelle. Non posso farci nulla, il mio pensiero ricollega il suo nome ai pianti singhiozzanti.
Beh, almeno così è stato finché non ho letto Teorema Catherine.

Colin Singleton è un ex bambino prodigio, ha diciassette anni, si è appena diplomato, e Catherine XIX gli ha appena spezzato il cuore. Sì, proprio Catherine XIX, perché Colin nella sua vita è uscito soltanto con delle ragazze di nome Catherine. Per lui non conta l'aspetto fisico, l'età, il quoziente intellettivo, gli interessi, gli hobby. Conta soltanto il nome. E che sia Catherine. Non Cathy, Katie, Kitty, Rynn, Trina, Kay, Cate o Katherine, ma C-A-T-H-E-R-I-N-E.
La storia con Catherine XIX sembrava procedere a gonfie vele, ma anche lei non si è smentita e alla fine lo ha piantato.
La reazione di Colin alla rottura è terribile e il suo migliore amico, Hassan, è seriamente preoccupato per lui. Proprio per questo motivo decide di organizzare un viaggio on the road e di partire all'avventura con Colin.
E' proprio durante questo viaggio che Colin, per iniziare la sua scalata da ex bambino prodigio a genio, sfrutta le sue disavventure sentimentali per creare un teorema capace di prevedere l'andamento delle relazioni senza margine di errore.
Ma Colin non ha messo in conto che i viaggi possono portare delle novità e che tra una ricerca e l'altra per il suo teorema potrebbe arrivare una non-Catherine, che ha poco a che fare con il teorema e che potrebbe far saltare ogni regola.

Per spiegarvi cosa penso di questo romanzo dobbiamo partire da un presupposto: mi è piaciuto molto.
Per spiegarvi i motivi per cui mi è piaciuto, partirei dalla struttura.
Il romanzo racconta la storia di Colin in terza persona. Alla storia ambientata nel presente, che segue l'avventura estiva di Colin e Hassan, si alternano delle scene dal passato di Colin, che raccontano alcune delle relazioni con le Catherine.
I flashback sono utili non solo per farci inquadrare meglio il personaggio di Colin, ma anche per capire le dinamiche delle sue relazioni con le Catherine, e li ho sempre trovati molto azzeccati e interessanti.
Inoltre, nella storia ambientata nel presente, seguiamo passo per passo lo sviluppo del teorema, con grafici dimostrativi e parabole varie.
Credetemi, non sono mai stata brava in matematica e nella mia classifica delle materie scolastiche appassionanti si piazza all'ultimo posto -a pari merito con la fisica e la chimica- ma posso dirvi che la matematica inserita in questo romanzo, per come Green riesce a trattarla, si rivela senza dubbio interessante, anche per me che con i numeri non ho mai avuto molta confidenza.
Per quello che riguarda i personaggi, non ho potuto fare a meno che affezionarmi sia a Colin che ad Hassan. La loro amicizia è sicuramente speciale, perché sono due persone davvero molto diverse, ma con un legame molto profondo.
Quello che mi piace di questi due personaggi è che riescono ad essere amici nonostante le loro differenze e senza giudicarsi mai. Si accettano a vicenda per quello che sono, con tutte le stranezze che li caratterizzano. 
I loro dialoghi sono molto divertenti e spesso esilaranti. Da un lato Colin è sempre molto serio e concentrato sulle sue cose, dall'altro Hassan riesce a dare dinamicità al tutto con le sue battute.
E poi c'è Lindsay Lee Wells, la non-Catherine che Colin e Hassan incontrano in una cittadina speduta del Tennessee e che irrompe come un piccolo tornado nella vita di Colin.
All'inizio mi sembrava un personaggio un po' stereotipato, ma andando aventi nella lettura, anche lei si è rivelata un personaggio interessante e tutto da scoprire, molto più profonda e intelligente di quanto dimostra nella sua relazione con LAC (L'Altro Colin, il suo ragazzo).

Ho trovato Teorema Catherine un romanzo originale, divertente e spiritoso.
Un romanzo senza drammi, o meglio, con pochi drammi, in cui Green si dimostra un maestro nel riuscire a creare personaggi che, anche se più lineari rispetto a quelli di Colpa delle stelle, esprimono il lato più leggero e spensierato dell'adolescenza.

Tra anagrammi, aneddoti buffi sui presidenti e sui più grandi geni della storia e la matematica applicata alle relazioni sentimentali, Green è riuscito a creare un romanzo che personalmente non mi aspettavo così carino. 
Sicuramente lo stile in questo libro risulta meno poetico, ma non per questo il romanzo è meno apprezzabile. 
Ci ho riflettuto e creo proprio che lo stile che Green adotta in questo romanzo sia lo specchio della vicenda e dei personaggi che racconta, più lineare ma non per questo meno evocativo.

Insomma, una lettura consigliatissima per questi ultimi giorni d'estate!


Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti e mezzo!

8 commenti:

  1. Voglio leggerlo sii *___*
    Green poi è una garanzia :3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Assolutamente!
      Ho letto due romanzi e mi sono piaciuti entrambi!
      Adesso devo proprio cominciare "Cercando Alaska"!

      Elimina
  2. Annie, ne hai fatto davvero una bella recensione :)
    Devo dire che, se si esclude Colpa delle Stelle, i protagonisti di Green non riesco mai a farmeli piacere al 100%.
    Hanno tutti uno spiccato senso dell'umorismo, sono intelligenti e sagaci ma continuo a preferirgli i compagni di avventura, come Hassan in questo caso.
    Ciò non toglie che tutti i suoi libri sembrano nascondere delle profonde verità, e seppur meno poetici, come ha i detto tu, sono tutti originali ed evocativi. Concordo in pieno :3

    ps bellino il cambio di grafica :3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Green è un piccolo grande genio, secondo me.
      E' vero, non c'è la poesia di Colpa delle stelle in questo romanzo, ma ci sono altri elementi che lo rendono assolutamente un ottimo romanzo, tra i migliori che ho letto quest'estate e forse durante tutto l'anno!

      Elimina
  3. Reduce dalla lettura estiva di Colpa delle Stelle, ho scoperto la tua recensione e credo proprio che seguirò le tue orme.
    Non mi sento molto attirata da Cercando Alaska, ma mi hai incuriosita moltissimo su Theorema Catherine: voglio conoscere Colin e Hassan. Devo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Colin e Hassan sono due personaggi imperdibili, un duo un po' strano ma che funziona benissimo.
      Green sa davvero come conquistare il suo pubblico!

      Elimina
  4. Per la serie meglio tardi che mai: ho letto questo libro a maggio ed è stato il primo libro di Green che ho letto. Lo so, lo so... ora me ne pento amaramente, avrei dovuto decidermi mooooooooooooooolto prima!
    Però è stato amore a prima vista *_* me ne sono innamorata e ho adorato tutto, persino la matematica! :P (Purtroppo non rientra neanche nella mia lista di materie interessanti, ma credo che siamo in molti a condividere questa cosa ;) ).

    RispondiElimina